Il Grillo e il Cane
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Non domo "U can neigru" al litorale | |||
ventoso di Stintino ora si appresta | |||
a regatar con nobiltà regale | |||
con cento vele bianche tutte in festa. | |||
Al colpo di cannone è l'arrembaggio. | |||
Si parte, mure a dritta, di bolina; | |||
rapido "u can" si toglie dall'ingaggio; | |||
la barca è ardente, sfileggia la latina. | |||
E appena brezza tesa, è l'ideale, | |||
sull'onda vola agile e grazioso, | |||
vira le boe e il distacco sale, | |||
giunge al traguardo fiero e vittorioso. | |||
Altero affronta la seconda prova | |||
e mare e vento sono a lui propizi. | |||
Ma perfido destin subdolo cova, | |||
di malaugurio s'avvertono gli inizi. | |||
Il colpo di cannone è già scoccato | |||
un'orza s'incattiva sul bompresso, | |||
un grillo maledetto s'è mollato, | |||
ripetersi non può nuovo successo. | |||
Misero grillo annientò gran cane | |||
e compromise tutta la regata. | |||
Recriminar non val, né scuse vane | |||
per rimediar; fu jella conclamata. | |||
Par che le regate in seconda prova | |||
sian colpite da sorte maledetta: | |||
prima il naufragio che in mare vi ritrova | |||
ed ora un grillo. E poi? ...... La cavalletta? | |||
Umberto Paventi, Varazze 29 agosto 2000 |